Tempo di lettura stimato:
8h 48m

Nessun utente scambia o vende questo libro

Pier Luigi Nervi in Africa. Evoluzione e dissoluzione dello Studio Nervi 1964-1980 (0)

Micaela Antonucci

Vota

Singoli architetti e studi di architettura Architettura: edifici pubblici, commerciali e industriali Italia

Editore: Quodlibet

Anno: 2021

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 264 Pagine

Isbn 13: 9788822906083

Nelle molte storie finora scritte su Pier Luigi Nervi, uno degli ingegneri e architetti più celebri del XX secolo, l'Africa è rimasta un contesto totalmente inesplorato. Eppure, tra il 1964 e il 1980 lo Studio Nervi – diretto insieme ai figli Antonio, Mario e Vittorio – sviluppa una fitta rete di contatti in questo continente, che portano al coinvolgimento del gruppo in quasi quaranta progetti. Vi sono edifici costruiti (tra i più significativi, il Good Hope Centre a Cape Town, la sede della Banque Africaine de Développement ad Abidjan e la cappella presidenziale di Yamoussoukro), ma anche tante iniziative che, seppur rimaste sulla carta, svelano un sorprendente mosaico di relazioni con i committenti più disparati, in Sudafrica, Costa d'Avorio, Libia, Congo, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Tanzania e Algeria. Le vicende delle opere africane gettano inoltre luce sul sofferto passaggio dalla fase epica – ormai in fisiologico esaurimento – dello Studio Nervi a quella contrassegnata dall'autonomia manageriale ed espressiva dei figli, sullo sfondo di una profonda trasformazione della pratica professionale. Un passaggio che avrebbe potuto, forse, traghettare lo Studio verso nuovi orizzonti, ma che rimase un sentiero interrotto, per la prematura morte del primogenito Antonio nel 1979, sei mesi dopo il padre. Grazie a un'approfondita ricerca archivistica e a indagini sul campo, il presente volume può illustrare, per la prima volta in maniera organica, l'attività dello Studio Nervi in Africa, analizzandola attraverso diverse lenti storiografiche. Emerge così in controluce l'intreccio di rapporti professionali, politici, economici e culturali tra Italia e Africa, nel momento in cui si ridefinisce l'identità postcoloniale del grande continente. Come scrive Ana Tostoes nell'introduzione, «oggi abbiamo la consapevolezza di dover includere l'Africa tra le geografie dei nostri sforzi per raggiungere una comprensione globale della "diaspora moderna"»

Altri libri dello stesso autore

Potrebbe piacerti anche

Other Singoli architetti e studi di architettura

Other Architettura: edifici pubblici, commerciali e industriali

Other Italia

Other Africa

Other Seconda metà del XX secolo, 1950–1999

Autori che ti potrebbero interessare

image